Ciao a tutti!
Oggi è il primo giorno di allenamento. Vedo che nel forum i nuovi iscritti sono soliti fare il loro esordio con una raffica di domande. Io vorrei prima presentarmi e raccontare la mia storia: non che io non abbia domande, sia chiaro. Però, credo che parlare dei nostri batacchi e di noi in generale, con i nostri problemi, ansie e paure, possa essere un valido esercizio da aggiungere a
XXXXXX e
XXXXXX.
Partiamo dall'inizio: come tutti voi, mi sono accorto dell'importanza del mio pisello alle medie. E fu un trauma. Già, ebbi la sfortuna di avere un migliore amico il cui soprannome è tutt'ora "pisello di cavallo". Mi ricordo che un giorno ci tirammo giù i pantaloni e il confronto fu impietoso. C'é da dire che io ero un po in ritardo con lo sviluppo, ma questo all'epoca non l'avevo considerato. Resta il fatto che da quel giorno vivo nell'incubo di avere un pisello piccolo, inadeguato.
Ora, mi sembra sia giusto essere schietti. Il mio pisello misura tra i 14,5 e i 15 in erezione con una cironferenza di 12. Insommma, teoricamente dovrebbe essere un pisello medio, ma, ahimé, io non mi accontento. Anzi, probabilmente la mia percezione è quella di avere un micropene.
Ma proseguiamo. Siamo rimasti al confronto impari con il mio amico super dotato. Inutile dire quante paranoie nel corso degli anni. E quante rinunce. Dal gioco della bottiglia, al rifiuto totale di fare sport di squadra con annessa "prova" dello spogliatoio, fino ad arrivare al TERRORE puro per il sesso. Già, la sola idea di far vedere il mio pisello a qualcuno mi pietrificava, quindi per evitare ogni rischio era meglio non provarci con le ragazze, ma diventare loro amico.
Poi, a 17 anni mi fidanzo. Lei vuole giustamente consumare. Io ero davvero intimorito e vivevo quei moment con uno stato d'ansia tale che al momento di mettere il preservativo il mio pisello sveniva. Ecco. Qui arriva un passo chiave: l'importanza della partner. La mia, purtroppo era isterica e complessata. Aveva la paranoia di non essere in grado di soddisfarre e iniziava a piangere. Olè. Era iniziato un circolo vizioso, per cui ogni volta non solo ero ansioso per i miei problemi, ma avevo paura anche che un insuccesso scatenasse le sue paure!
Comunque dopo vari tentativi (non molti a dire il vero)riesco a completare la missione. All'inizio mi succedeva però di tornare a fare brutti pensieri durante il rapporto e, automaticamente, allo svenimento dell'amato/odiato organo. Ma con il tempo, questo problema è pressoché scomparso e le durate del rapporto si sono accorciate e gli orgasmi venivano sempre raggiunti.
Dopo due anni di sesso mai realmente soffisfacente mi lascio con la mia ragazza.
E ora di cercarne un'altra. Già, ma ormai ero traumatizzato. I miei terrori per le mie misure non erano scomparse, seppur lei non si fosse mai lamentata, e in più avevo imparato a vivere il sesso come un momento di tensione totale.
Per riuscire a lasciarmi andare e trovare una nuova fidanzata mi ci sono voluti due anni. Durante questo periodo le misure del mio pisello erano sempre nella mia testa. Una condanna perenne, un pensiero fisso e una sensazione di disagio costante.
Arrivando al punto di fare pensieri come: quella ragazza è propriop bona!- si ma il tuo pisello non è grosso abbastanza per lei. Oppure guardando un porno: mmmm, che porcellona!- si ma tu hai il pisello troppo piccolo, con te nessuno vorrebbe fare cose simili.
Sono arivato al momento in cui non riuscivo nemmeno più a masturbarmi, perché appena iniziavo a fantasticare sul sesso, subito il pensiero del mio inadeguato pisello interrompeva il piacere e conseguentemente l'erezione.
Ora ho una nuova ragazza. Dopo un paio di tentativi, riesco a fare sesso. E per i mesi seguenti, mi godo serenamente i nostri rapporti sessuali.
E poi, improvvisamente, vengo a sapere che il fidanzato della sua migliore amica ha un bazooka di 22 cm. E via con le paranoie. Di nuovo il pisello diventa un problema. Di nuovo non mi sento a mio agio e di nuovo il sesso diventa un problema. Non ho mai voglia di avere un rapporto e quando sono costretto, a metà piombo un uno stato d'animo di ansia, frustrazione e insoddisfazione che porta alla perdita dell'erezione.
E adesso sono qui.
Voglio provare a vedere se riesco a risolvere questo problema. Voglio sperare di poter arrivare al punto di farmi la doccia in palestra sentendomi e vedendomi normale, di rimanere nudo con la mia ragazza senza pensare "oddio ho il pisello di fuori!...e se è piccolo???"
Io non credo che le misure del pisello facciano l'uomo. Io ho sempre portato all'orgasmo le mie ragazze. Uno può avere una vita perfetta anche con un pisello piuttosto piccolo. L'importante è che a lui vada bene così. E' facile. Anche perché se ci ragioniamo, ci sarà sempre qualcuno con il pisello più grande o più piccolo del nostro. Quindi le strade credo siano due. Lavorare sulla mente e convincersi che un pisello piccolo non è un problema, o cercare di allungarselo sto benedetto pisello! Credo siano valide tutte e due.
Io però ho scelto la seconda!
Spero di non avervi annoiato!
Ora passo alle domande
1)Vedo che il pe
(Penis Enlargement, ndr) porta benefici nelle prestazioni sessuali. Quando smetterò, non avrò più erezioni "dure come la roccia" o cose simili? Dovrò continuare a farlo tutta la vita oppure se smetto di fare jelq non mi si alza più? I cm guadagnati, scompariranno con il tempo se smetto definitivamente il pe?
Grazie a tutti per l'attenzione e in bocca al lupo con i vosti grimaldelli