La nota rivista americana Playboy nel gennaio 2001 pubblica un dettagliato articolo sul penis enlargement: l'articolo inizia il discorso affermando chiaramente che il penis-enlargement è una realtà': fin dai tempi più antichi, anche se con risultati alterni, l'uomo ha sempre cercato i metodi più diversi per aumentare la misura del proprio pene (vedi altri metodi).
Fino ad ora, nella società moderna, l'unico metodo universalmente riconosciuto per ingrandire il pene è stato la chirurgia plastica: oltre a tutti i problemi e effetti collaterali che derivano da un intervento chirurgico di questo tipo (perdita di erezione, cicatrici, problemi di urinazione, come spieghiamo anche in questo sito alla pagina altri metodi), le possibilità di allungamento in un intervento chirurgico sono ridotte al minimo: la medicina moderna non è assolutamente in grado di "reggere il confronto" con il risultato di un allungamento naturale.
L'articolo continua citando a questo proposito, il primato di alcune tribù di Arabi Sudanesi, dei Karamojong del Nord-Uganda e dei sacri Sadhus in India: da secoli grazie all'esercizio manuale gli uomini di queste queste tribù ottengono un allungamento del pene anche di 40-45cm!!! (vedi Enciclopedia Britannica, Stern Nr. 49/95).
Per queste popolazioni, durante la pubertà, è la norma impiegare gran parte del proprio tempo giornaliero per esercitarsi ed allungando il proprio pene a tal punto che in età adulta gli indigeni riescono addirittura ad annodarlo (!).
La più esauriente ricerca riguardo l'effettiva valenza scientifica
del penis-enlargement naturale fu condotta alla fine degli anni 70
dal Dr. Brian Richards in Inghilterra.
Le sue conclusioni furono pubblicate
nel giornale inglese Sexuale Medicine e dimostrarono risultati
positivi per 87% dei 100 soggetti presi in esame. I risultati arrivarono
fino a un aumento di 2,9cm nella lunghezza del pene e 2,5cm
nella circonferenza dopo 20-30min di esercizio al giorno per due mesi.